la cassazione: ogni singolo ha voce sul decoro architettonico dell’edificio condominiale

 Anche il singolo condomino può agire in giudizio per la tutela del decoro architettonico dell’edificio condominiale. Inoltre il regolamento può legittimamente vietare qualsiasi modifica alle parti comuni che possa alterarne la consistenza, arrivando al punto di imporre la conservazione degli elementi attinenti alla simmetria, all’estetica e all’aspetto generale dell’edificio. Questi gli interessanti chiarimenti contenuti nella recente ordinanza n. 28465 pronunciata dalla seconda sezione civile della Corte di Cassazione e pubblicata lo scorso 5 novembre 2019, secondo quanto riporta Italia Oggi. Nella specie una condomina aveva citato in giudizio altri condomini per chiedere la condanna alla rimozione di alcuni manufatti da questi realizzati sulle parti comuni, deducendo la violazione del regolamento, il quale sanciva il divieto assoluto di apportare modifiche che alterassero l’aspetto architettonico dell’edificio.

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